28 Settembre 2025 / Eventi

Panguaneta porta in scena “La Fata dei Pioppi” a Sabbioneta

In occasione del PanguaParty, danza, musica e natura raccontano il legame tra impresa e territorio.

Domenica 28 settembre 2025 i giardini di Palazzo Giardino a Sabbioneta si sono trasformati in un palcoscenico d’eccezione per accogliere “La fata dei pioppi. Danze e musiche di natura e meraviglia”, uno spettacolo capace di intrecciare emozione, cultura e saper fare.

Sul palco, danzatrici e danzatori avvolti in abiti preziosi, nati dall’incontro tra tessuti ricamati a mano e petali di sfogliato di pioppo, materiale simbolo della storia e della produzione di Panguaneta. A dominare la scena, un abito monumentale che incoronava la “regina dei pioppi”, mentre le note intense del violoncello del maestro Alessandro Copia avvolgevano lo spettacolo di suggestione e poesia.

La performance porta la firma dello studio Guardini Ciuffreda: Tiziano Guardini, fashion designer pluripremiato per la sua visione di moda sostenibile, e Luigi Ciuffreda, architetto e designer, hanno trasformato la filosofia di Panguaneta in una narrazione artistica che va oltre i confini tradizionali, fondendo natura, innovazione e creatività.

L’iniziativa si inserisce nel tradizionale PanguaParty, l’appuntamento annuale dedicato ai collaboratori di Panguaneta e alle loro famiglie. Per questa edizione, l’azienda ha scelto di aprire le porte alla comunità, regalando alla città e ai visitatori di Sabbioneta – patrimonio Unesco – un momento di condivisione e bellezza.

Dopo lo spettacolo, il pubblico ha potuto visitare la mostra fotografica “7 1/2” di Juergen Teller, ospitata nella Galleria degli Antichi e nella Sala degli Specchi. L’allestimento, interamente realizzato con il compensato Maple Superior di Panguaneta, ha dato forma a un dialogo ulteriore tra materiali, visioni artistiche e capacità produttiva.

La serata si è conclusa con un momento di festa, riservato ai dipendenti e agli ospiti dell’azienda, suggellando una giornata che ha saputo intrecciare arte, comunità e impresa.

Photo credits: Daniele Notaro

 

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