L’accordo punta al potenziamento della pioppicoltura come filiera strategica, che fornisce oggi il 45% del legname nazionale ad uso industriale (dati di FederlegnoArredo) ed ha un ruolo chiave per le industrie del legno, della carta e del mobile, pur occupando solo l’1% della superfice forestale italiana.
Con questo accordo si vuole restituire un ruolo centrale ad una coltura che è garanzia di futuro e sviluppo, ma anche di sicurezza idrogeologica e sostenibilità ambientale. Proprio per questo ci si auspica che il rilancio della pioppicoltura possa integrarsi con un riconoscimento di crediti di anidride carbonica alla filiera, evidenziando il valore ambientale del pioppo nello stoccaggio di CO2.
Per Nicoletta Azzi, vicepresidente di Assopannelli e CEO Panguaneta, «solo attraverso un approccio sistemico sarà possibile rafforzare il ruolo della pioppicoltura. Sarà essenziale prevedere incentivi mirati per l’ampliamento delle superfici coltivate a pioppo e facilitare l’accesso ai fondi europei, riconoscendo il pioppo come una risorsa strategica per l’economia verde e la transizione ecologica».
Photo credits: Massimo Gorreri







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